Consigli Scaldabagni

Il primo problema che un utente si deve porre prima di procedere all'installazione di uno scaldabagno, oltre al prezzo di acquisto, è quello del luogo dove poterlo installare.
Dove installare uno scaldabagno a Gas o Elettrico?
Lo scaldabagno a gas o elettrico, si può montare in bagno, si può installare in cucina, e in ogni posto dove confluiscano utenze sia di acqua che di corrente. Uno Scaldabagno nuovo ha bisogno di una certificazione di conformità di installazione o allacciamento.
Il montaggio dell'apparecchio deve partire dal fissaggio dei ganci-perno di sostegno a cui lo scaldabagno verrà appeso, in base alla sua altezza. Dopo la fase di posizionamento, si ottiene la giusta distanza, dagli attacchi a muro fino all'ingresso da collegare a mezzo di flessibili acqua.
Si aprono tutti i rubinetti e miscelatori dalla parte dell'acqua calda per favorire lo svuotamento d'aria ed il riempimento della serpentina di accumulo acqua.
Lo scaldabagno elettrico ha la fama avere più consumi, rispetto ad uno scaldabagno a gas, perchè l'elettricità che si impiega per riscaldare l'acqua viene consumata in un tempo più o meno lungo a seconda delle dimensioni, rispetto al tempo che lo scaldabagno ci mette per raffreddarsi.
Nel momento in cui vengono emessi i litri di acqua calda in uscita, ce ne sono altrettanti in entrata che raffreddano lo scaldabagno. Questo determina un continuo utilizzo della corrente per mantenere la temperatura desiderata e diventa conveniente, in termini di consumi, solo quando viene utilizzato poco.
A parità di calore ottenuto e quantitativo di acqua riscaldata, la corrente elettrica costa di più rispetto al costo del gas.
Quelli classici generalmente erogano 11 litri al minuto. Ma per esigenze diverse ne esistono anche da 13-14-16-17 litri al minuto. Per litri superiori si installa una caldaia con affiancato uno scaldabagno ad accumulo da litri: 50-80-100-120-200. Ma esistono anche scaldabagni ad accumulo a gas di dimensioni elevate.
Scaldabagno Elettrico
Ha dei costi di acquisto e installazione relativamente bassi che però vengono “rivendicati” sulla bolletta della luce. Infatti, a pesare di più su quest’ultima, in caso di utenze domestiche, è proprio lo scaldabagno. Ha però anche il vantaggio di essere facilmente montabile ma lo svantaggio di essere ingombrante, soprattutto se di elevata capacità (fino a 150 litri).
La fornitura di energia elettrica nelle case ha un tetto di 3 Kw e lo scaldabagno elettrico assorbe molto. Se si accende il ferro da stiro o la lavatrice o un altro apparecchio ad alto assorbimento, salta la luce.
Scaldabagno a Gas
I costi di acquisto e soprattutto di installazione sono molto più alti di quelli necessari ad uno scaldabagno elettrico. Ma i vantaggi si notano subito in termini di risparmio energetico e soprattutto economico. Primo perché il gas (soprattutto metano) è molto più economico dell’elettricità, secondo perché l’accensione è subordinata esclusivamente all’apertura del rubinetto dell’acqua. Inoltre, si può avere acqua calda “infinita”, poiché si riscalda istantaneamente.
Invece, con uno scaldabagno elettrico, quando finisce quella riscaldata, bisogna aspettare qualche ora (a seconda delle dimensioni del boiler) per averne di nuovo.
È sufficiente acquistare una caldaia a gas che scaldi 10 litri d’acqua al minuto, meglio se a camera stagna perché in questi modelli la dispersione di calore è pressoché nulla.

Domande Frequenti Scaldabagni

Non c’è ancora una legge che obbliga a revisionare lo scaldabagno a gas, ma è buona norma e sicurezza farlo controllare almeno una volta all’anno, da un tecnico specializzato, il quale controlla: Che non Abbia perdite di gas, che la fiamma sia di colore blu, che la canna fumaria abbia un buon tiraggio, che i dispositivi di sicurezza (sensori di fiamma, sensori di fumo e sensori di temperatura) funzionino bene e che vi sia un buon passaggio d’acqua, altrimenti va decalcificato.
La causa potrebbe essere troppo calcare all’interno del serpentino, oppure l’ostruzione del miscelatore dovuta dal calcare che ha prodotto lo scaldabagno.
Bisogna chiamare un tecnico abilitato per impianti gas uso domestico, il modulo "E" deve essere corredato dei dati del tecnico, dell’impianto, dell’utente, e sotto la piena responsabilità del tecnico che lo timbra e firma si chiede l’apertura del contatore per effettuare le seguenti prove: prove delle apparecchiature,scaldabagno, caldaia, cucina o forno a gas. Alla fine si rilascia certificato finale completo di allegati obbligatori e visura camerale.
Sicuramente a causa dell’acqua dura. Il rimedio è sostituire la cartuccia del miscelatore.
Le cause possono essere molteplici, una potrebbe essere aria, oppure poca circolazione di acqua, a causa di intasamento da fanghi, oppure una valvola difettata, che non apre bene. Un bravo termoidraulico saprà risolvere il problema.